Siamo ormai giunti ad un livello tale che il risparmio energetico ha carattere di estrema urgenza, in modo particolare per il nostro paese che dipende per l'80% del suo fabbisogno da fonti estere. Risparmiare energia, inteso come riduzione degli sprechi, significa abilitare una nuova fonte virtuale di energia.
In questa logica di razionalizzazione la contabilizzazione del calore, specialmente per gli impianti di riscaldamento, ricopre un ruolo primario. Sistemi che consentano di controllare e gestire il consumo di un impianto sono già in uso da anni in molti paesi.
La contabilizzazione del calore: costi e benefici
Rispetto al passato la contabilizzazione del calore è diventata molto più efficiente e conveniente. L'avanzamento tecnologico coniugato con l'abbassamento dei costi della tecnologia stessa ha permesso a sempre più condomini di usufruire dei benefici collegati alla contabilizzazione del calore.
Soprattutto per condomini ed impianti "datati" è un modo pratico e concreto per trasformare impianti centralizzati in soluzioni semi indipendenti.
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Prima di parlare di contabilizzazione del calore è necessario citare in primis la termoregolazione essendo queste materie strettamente legate fra loro.
Se la contabilizzazione del calore permette di misurare la richiesta di energia, la termoregolazione ne consente contemporaneamente il controllo e la gestione, a seconda delle esigenze del singolo.
L’unione di queste pone quindi l’utente nelle condizioni di poter gestire il riscaldamento in maniera completamente autonoma, all’interno della propria unità immobiliare, con la conseguenza che egli stesso andrà a pagare la quota corrispondete alla quantità di calore utilizzata.
Possiamo quindi affermare che termoregolazione e contabilizzazione del calore premiano il comportamento ponderato del singolo utente, permettendogli di ottenere nella maggior parte dei casi una consistente riduzione dei consumi.
Ripartitori di calore e valvole termostatiche:
La contabilizzazione in impianti centralizzati a colonne montanti
L'utilizzo più comune dei contabilizzatori di calore è l'applicazione in impianti di riscaldamento centralizzato: in questo tipo di impianti i contabilizzatori sono utilizzati per rilevare l'impiego di energia da parte di singoli corpi scaldanti rispetto al consumo totale del condominio.
La maggior parte degli edifici esistenti, moltissimi dei quali costruiti prima degli anni ’80, con criteri lontanissimi dagli standard attuali di risparmio energetico (come la classica accoppiata caldaia a gasolio-termosifoni) dovrà affidarsi alla contabilizzazione “indiretta”, essendo questa l’unica applicabile a quegli impianti realizzati trenta o più anni fa che distribuiscono il calore tramite colonne montanti ( tubazioni verticali ) a diversi caloriferi situati su piani differenti.
In questo caso la contabilizzazione del calore verrà effettuata tramite l'installazione di:
Le valvole termostatiche permetteranno la regolazione autonoma della temperatura in ogni stanza, aprendo e chiudendo l'afflusso d'acqua ai caloriferi a seconda della temperatura ambiente in modo che ogni corpo scaldante eroghi solo il calore necessario al singolo ambiente.
Il contabilizzatore di calore misurerà, attraverso due sensori, sia la temperatura della superficie del calorifero che la temperatura dell’ambiente circostante. Questi valori permetteranno il calcolo atto a determinare l’energia termica complessivamente emessa dal radiatore nel locale; sommando i valori di tutti i corpi scaldanti presenti nei vari locali, si otterrà l’energia utilizzata dall'intero condominio, divisa per ogni appartamento.
Cosa comporta realmente l’adozione di un sistema di termoregolazione e contabilizzazione del calore?
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Progettazione (obbligatoria secondo il D.L.G. n°102 del 4 Luglio 2014)
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Dispositivi atti alla misurazione del calore (ripartitori di calore, contatori di calore)
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Installazione di tali sistemi da parte di professionisti abilitati
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Un criterio di ripartizione delle spese di riscaldamento (ovvero la normativa UNI10200)
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Una gestione oculata da protrarre nel tempo, che miri a una corretta e costante informazione e sensibilizzazione dell’utente finale.
Contabilizzazione del calore obbligatoria
Il decreto legislativo 102/2014 ha recepito la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica; tra le misure del provvedimento, troviamo la contabilizzazione individuale del calore, che interesserà tutti gli edifici con più appartamenti serviti da un’unica centrale termica.
Il provvedimento europeo è necessario per far sì che ogni condomino paghi l’energia effettivamente consumata nel suo appartamento, abbandonando la classica ripartizione delle spese di riscaldamento basata su i soli millesimi di proprietà. Per trarre i benefici della contabilizzazione del calore sarà necessario inoltre affiancare una corretta termoregolazione del calore: si potrà così impostare autonomamente la temperatura desiderata in ogni locale, grazie alle valvole termostatiche.
Per scoprire nel dettaglio le normative riguardanti termoregolazione e contabilizzazione del calore vigenti su territorio nazionale visita la nostra pagina Leggi e regolamentazioni.
Contabilizzazione del calore e ripartizione spese
Proprio nella vita condominiale tale applicazione è utile per definire l'utilizzo del calore, appartamento per appartamento, e ripartire le spese di riscaldamento a seconda dell'effettivo utilizzo entrando nell'ottica del "paghi quanto consumi"
Inutile sottolineare che tale aspetto di "attribuzione diretta delle spese" obbliga ad un utilizzo più oculato e responsabile del riscaldamento o altre risorse comuni.
La ripartizione delle spese di riscaldamento viene effettuata sul costo del calore prodotto dal generatore, che è influenzato dal costo del vettore energetico utilizzato, e dall’efficienza dell’impianto di generazione.
Il calcolo dei consumi effettivi è basato sull’applicazione della normativa tecnica UNI 10200.
L’energia termica utile prodotta dal condominio viene suddivisa in base ai:
- Consumi volontari (ovvero la quota variabile), quindi tutti i consumi dovuti all’azione volontaria di regolare la temperatura da parte dell’utente mediante l’utilizzo di un sistema di termoregolazione del calore (es.valvole termostatiche o termostato). Questi andranno ripartiti sulla base delle informazioni registrate dai dispositivi installati atti alla contabilizzazione del calore (es. Ripartitori di calore e contatori di calore)
- Consumi involontari (quota fissa), ovvero tutti i consumi derivanti ad esempio dalle dispersioni di calore della rete di distribuzione e che sono indipendenti dall’azione degli utenti. Questi consumi andranno ripartiti per ogni appartamento sulla base dei millesimi di riscaldamento condominiale.
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